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Ma cos’è questo mobile first index? Consiste in una revisione da parte di Google con la quale effettuerà una scansione di tutti i siti mobile per utilizzarli come principale fonte per i contenuti ed il posizionamento (ranking) delle pagine.
Infatti questo indice è stato creato per fare fronte ad alcuni problemi relativi alle pagine da mobile, che hanno meno contenuti di quelle desktop, e non sono valutate in modo effettivo in quanto gli algoritmi di Google non ne sono in grado.
Negli ultimi giorni la questione è ritornata in prima linea, dopo il video di John Muller, addetto ai lavori di Google, il quale ha affermato che se si ha in mente di effettuare un passaggio da m-dot ad un sito mobile, sarebbe meglio farlo quanto prima, soprattutto prima dell’avvio del mobile first index.
Tale migrazione può richiedere fino a tre mesi per essere ultimata, nonostante Google abbia affermato che potesse essere ultimata in 2 settimane.
Ma il fattore principale è che prima del lancio del mobile first index, la migrazione risulterà più semplice in termine di indicizzazione; infatti verrà utilizzata l’indicizzazione del sito da desktop.
Arriviamo quindi al punto cruciale della questione; conviene costruirsi un sito ottimizzato esclusivamente per i cellulari/tablet che sia raggiungibile da un sottodominio oppure conviene avere un unico sito, che sia universalmente compatibile con ogni dispositivo avendo un layout responsive?

La risposta è diventata scontata negli ultimi tempi, ovvero meglio avere un sito responsive, in cui il contenuto primario ed il markup è equivalente per uso mobile o desktop. Inoltre tale tipologia di sito, ha lo stesso URL e uguale codice HTML da qualsiasi dispositivo venga utilizzato rendendo più facile per Google indicizzare ed organizzare i contenuti.