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Nel lontano 2010 furono introdotte le immagini collegate alle parole chiave; chi non ricorda l’applicazione Google Goggles, che offriva agli utenti una nuova alternativa ai risultati di ricerca.
Negli ultimi tempi, grazie anche al contributo dell’intelligenza artificiale, la ricerca visiva sta prendendo sempre più largo uso. Essa funziona confrontando i pixel dell’immagine inserita dall’utente per restituire risultati simili.
Invece di digitare una keyword come ad esempio “scarpe da ginnastica nere” che potrebbero rimandare a decine di risultati, si può semplicemente caricare una foto di un prodotto simile a quello che stiamo cercando. La ricerca ne acquista sicuramente in termini di rapidità ma anche in termini di pertinenza, in quanto tutti quegli articoli che si discostano da quello che fa da esempio, non vengono mostrati agli utenti.
La ricerca visiva ha rappresentato anche un’innovazione per i social networks come Instagram; la strada che ha permesso di tramutare i followers in acquirenti, è stata sicuramente agevolata da tale applicazione.
La ricerca per immagini risulta vantaggiosa sotto diversi aspetti:
Un esempio di e-commerce che utilizza le immagini è Amazon: nel 2014 ha lanciato un’applicazione per IOS offrendo agli utenti la possibilità di utilizzare la fotocamera per ricercare i prodotti. In realtà era stato creato con l’intento di fotografare un prodotto per confrontare i prezzi dello stesso online.
Sicuramente questa funzionalità insieme alla ricerca vocale sta cambiando il volto delle ricerche sul web. Ad oggi le keywords risultano ancora fondamentali, anche in termini di SEO, ma in un futuro potrebbero essere sostituite da queste funzionalità “emergenti”.