I programmi prevedono l’ingresso sul mercato Cache, entro il 2020 permettendo a Google di lavorare al fianco delle banche.
Sempre un passo avanti nell’affrontare le nuove opportunità di mercato ma come sempre, nessuna iniziativa troppo rumorosa, nessun clamore.
Google è una realtà sempre più profondamente radicata nell’esistenza di miliardi di persone della cui vita conosce veramente tutto.
Il controllo dei navigatori tramite Maps e, di fatto, delle visualizzazioni video attraverso YouTube. Vogliamo parlare di Google Traduttore o Street View? Di Google Assistant che sta progressivamente entrando nelle case di milioni di persone interagendo quotidianamente con le nostre famiglie?
Il progetto Google Cache punta in una direzione diversa: l’obiettivo infatti è quello di offrire funzioni e servizi di conto corrente ai propri utenti.
Trattandosi di un progetto indicato in arrivo nel 2020 non sono ancora stati indicati tutti i dettagli di Google Cache.
Quello che ci fa riflettere in modo preoccupante è la possibilità di integrazione tra conti correnti e account Google.
Cosa ne sarà di trattamento dei dati degli utenti? La cosa ci spaventa e non poco. Da sempre il modello di business di Google è quello di offrire servizi gratuiti agli utenti attraverso la raccolta dati per scopi pubblicitari che mette in condizionare al colosso di monetizzare e non poco.
Un tema ancora più importante però esiste: ben presto Big Google confermerà definitivamente il suo stato di reale potenza economica e non soltanto nel mondo virtuale.
Piccola appunto: Google, nonostante sia una società quotata, non distribuisce utili. Altro che potere, SuperPotere”…