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By: Andrea Mazzucca Acceso: Novembre 11, 2021 In: Innoveazine Comments: 0
Mark Zuckerberg,  l’amministratore delegato di Facebook, durante una onferenza,  ha annunciato che la società principale che controlla l’omonimo social network – che continuerà a chiamarsi Facebook – Instagram, Whatsapp, Messenger e altri servizi come gli occhiali VR Oculus Rift cambierà nome in “Meta”.

“Siamo all’inizio del prossimo capitolo di internet e del prossimo capitolo della nostra società”, ha detto Zuckerberg. Il cambiamento riflette il ruolo centrale che nella visione del colosso di Menlo Park ha il “metaverso”, uno spazio social virtuale in 3D dove si potranno condividere esperienze immersive con altre persone, anche quando non si può stare insieme fisicamente, considerata dalla società la piattaforma internet del futuro. Nella videoconferenza è stato anche presentato il logo di Meta (nella foto in alto): pensato per la visualizzazione in 3D, è azzurro come quello di Facebook e ricorda il simbolo dell’infinito.

“Siamo visti come un social media ma nel nostro dna siamo una società che costruisce tecnologia per connettere le persone. Mi auguro che nel tempo saremo visti come una società di metaverso”, ha messo in evidenza Zuckerberg, prevedendo che proprio il metaverso raggiungerà un miliardo di persone nel prossimo decennio. La società prevede, in questo settore, di creare 10 mila posti di lavoro in Europa nei prossimi 5 anni.

Nella visione di Facebook, il “metaverso” sarà un posto dove la gente potrà interagire, lavorare e creare prodotti e contenuti in un nuovo ecosistema che potrebbe creare milioni di posti di lavoro per i creatori, e aiutare anche i brand a crescere e a stabilire legami con gli utenti. L’annuncio del nuovo nome, riporta l’Ansa, ha avuto come primo effetto quello di mettere le ali ai titoli della società di Zuckerberg in Borsa, dove è arrivata a guadagnare il 4,3%.

 

La svolta di Facebook arriva mentre la società è alle prese con quella che secondo molti è la peggiore crisi della sua storia. Le rivelazioni dei Facebook Papers – migliaia di pagine di documenti interni forniti a vari giornali americani dalla whistleblower ed ex dipendente dell’azienda Frances Haugen – hanno scatenato una pioggia di polemiche raccontando una Facebook in cui i profitti sono stati messi al di sopra di tutto, in particolare del contrasto alla disinformazione e dell’incitamento alle divisioni e all’odio. Rivelazioni che hanno dato vita a attacchi definiti da Zuckerberg uno “sforzo coordinato per dipingere un’immagine falsa della nostra azienda”.

Negli scorsi giorni, Facebook ha diffuso i dati finanziari del terzo trimestre, riportando nei tre mesi un fatturato di 29 miliardi di dollari, superiore del 35% allo stesso periodo del 2020. Sarebbe poi giunta a conclusione la gara indetta nella prima parte dell’anno per selezionare un nuovo centro media, con Publicis Groupe vicino alla vittoria.