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By: Innoveazine Acceso: Settembre 21, 2017 In: Innoveazine Comments: 0

Dopo essersi reso conto troppo tardi dei targeting antisemiti che negli ultimi giorni si sono diffusi sul social network, Facebook è corso ai ripari!

Ha deciso infatti di rimuovere oltre 3 milioni di termini utilizzati per raggiungere gli utenti con le Facebook Ads. Le campagne che facevano uso dei termini incriminati sono stata messe in pausa, e verranno rese nuovamente pubbliche una volta eliminati i suddetti termini

Come si può leggere da un post pubblicato dall’amministratrice delegata della piattaforma, saranno introdotti più revisori umani al sistema pubblicitario, che controlleranno gli annunci, per evitare altri spiacevoli inconvenienti. Verranno riesaminati manualmente anche le opzioni di targeting già esistenti e ripristinati gli oltre 5000 termini più utilizzati.

Sembra anche che Facebook stia lavorando ad un sistema che consentirebbe agli utenti di segnalare categorie pubblicitarie inadeguate in modo differente e più specifico rispetto a quanto si può fare oggi con i post.

L’algoritmo di Facebook non è l’unico ad essere caduto in fallo: la stessa cosa è accaduta tempo fa anche agli ads di Google.

Di certo quando il social network ha deciso di introdurre la pubblicità mirata non aveva in mente uno scenario del genere; essa se usata nel corretto modo consente alle aziende di crescere, trovare clienti e farsi conoscere.