05Mag
By: Andrea Mazzucca Acceso: Maggio 05, 2020 In: Senza categoria Comments: 0

Lunedì 4 maggio ha segnato l’inizio della famosa “Fase 2”: strade e negozi che pian piano tornano e riempirsi, volti coperti da mascherine. L’epidemia non è finita, il pericolo non è stato scampato, è il momento dell’attenzione e il momento della responsabilità. Tutto quello che succederà dipenderà da noi. In questo frangente, anche la pubblicità è entrata in questa fase: diversi brand  hanno deciso di celebrare il 4 maggio e, in generale, l’uscita dal lockdown dell’Italia con delle nuove campagne pubblicitarie che – almeno in alcuni casi – sembrano segnare un deciso cambio di registro rispetto al tono solenne, empatico e un filo malinconico che ha caratterizzato la comunicazione delle ultime settimane.

Esempio lampante è il nuovo spot del comune di Milano: nello spot balzano all’occhio le mascherine piuttosto modaiole di un paio di protagonisti, tra i quali spicca il cantante Ghali, che firma anche la colonna sonora e che si è prestato gratuitamente all’operazione .

Mentre l’Italia esce dal lockdown, il Gruppo della Fiat e dell’Alfa Romeo ha deciso di lanciare un messaggio utile per il futuro di tutti: le imprese del “Made in Italy” vanno sostenute, e il sostegno più grande può venire solo dagli italiani, dal loro senso di appartenenza e dal loro amore per il Paese.

Un altro brand importante che torna allo scoperto proprio in questo 4 maggio è Ikea, con la campagna “Ripartiamo da casa” (qui tutti i dettagli): la catena di arredamento ripercorre i due mesi in cui tutto il Paese si è fermato, ha trattenuto il respiro e ha riscoperto la vita in casa. Nel primo giorno in cui l’Italia volta pagina e si avvia ad affrontare “la Fase 2”, l’invito di Ikea è quello di ripartire proprio da casa, il luogo che ci ha custodito durante l’isolamento e dove “la vita non si è mai fermata”.

Non mancano le differenze stilistiche e i contrasti, dunque, in queste prime campagne pubblicitarie del “dopo lockdown”. Rispecchiando, in questo senso, l’umore di tutti noi, sospeso tra una comprensibile preoccupazione per una situazione lontana dall’essere definitivamente risolta e il sollievo di aver imboccato la strada che dovrebbe condurci verso il definitvo (forse) ritorno alla normalità.