By: Andrea Mazzucca Acceso: Maggio 07, 2020 In: Senza categoria Comments: 0

Decisamente triplicati i consumatori che decidono di servirsi delle diverse piattaforme ecommerce presenti sul mercato digitale: Pet care (+154%), cibi freschi e confezionati (+130%), prodotti per la cura della casa (+126%) e della persona i settori che beneficiano di più dello sviluppo del commercio elettronico.

E’ innegabile, la crisi sanitaria ha accellerato lo spostamento delle abitudini di acquisto e i comportamenti dei consumatori a favore dell’ecommerce, il canale che ha garantito continuità di servizio per numerose attività imprenditoriali e per i cittadini.

E’ stato osservato che sono 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia (in tutto 29 milioni), 1,3 milioni dei quali, secondo le stime di Netcomm, sono da attribuire all’impatto dell’emergenza sanitaria del Covid-19.

Negli stessi mesi dello scorso anno (da gennaio e maggio 2019), infatti, si registravano 700.000 nuovi consumatori: si tratta della crescita organica che il mercato ecommerce si aspettava anche nei primi 4 mesi del 2020, se non fossero subentrati la crisi del Coronavirus e il conseguente lockdown.

Un modello che ha preso piede in Italia in questi quasi due mesi di lockdown è stato inoltre il proximity commerce, che permette l’integrazione tra i grandi player del commercio elettronico e i piccoli negozianti, i quali, grazie alla logistica e alle piattaforme di delivery, possono raggiungere i clienti residenti nelle zone limitrofe.

 

«In questi giorni di emergenza sono tante le domande che ci poniamo sugli effetti e sulle mutazioni che ci attendono nel mondo del commercio», ha aggiunto Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano. Tra le poche certezze c’è a mio avviso la vicinanza, la dipendenza che i canali online e fisico hanno dimostrato con forza in questo momento difficile. Durante il lockdown, il digitale per tanti ha rappresentato l’unica (e preziosa) occasione per mantenere viva una relazione con i propri consumatori. Per altri l’ecommerce è stato motore di crescita esponenziale delle vendite, ma le operation hanno dettato con violenza i ritmi e soprattutto hanno imposto i limiti. Quando avremo lasciato alle spalle questa crisi, l’ecommerce svolgerà un ruolo indispensabile per la ripresa del commercio e dei consumi: come individui cercheremo una nuova normalità, sicuramente più digitale. Una sfida importante per il nostro retail».

Roberto Liscia, presidente di Netcomm, ha dichiarato: “In questo scenario in continua evoluzione, le sfide per le aziende e le pmi non sono poche, ma altrettante sono le opportunità per trasformare e innovare il proprio business»,  «Acquisire le competenze tecnologiche più adeguate è la chiave per accelerare o avviare per la prima volta il percorso verso l’ecommerce, un settore che mai come in questo momento ha dimostrato di essere non più solo un accessorio, ma un servizio fondamentale per le imprese e per i cittadini».