Sanremo è appena finito, ha vinto Diodato ma anche Achille Lauro.
Si, esattamente così. Le sue esibizioni, i suoi look, il suo essere contro e dentro nello stesso tempo.
Achille Lauro non ha solo portato sul palco di Sanremo una serie di outfit ad effetto, ma un vero e proprio storytelling costruito insieme alla maison Gucci che ha scelto di vestire il cantante durante le cinque serate di Sanremo.
A questo punto, si parla di arte o di semplice pubblicità subliminale?
Riteniamo che spettacolo messo in piedi da Lauro, non abbia rappresentato esclusivamente una narrazione artistica ma una vera e propria operazione di marketing costruita ad hoc con Gucci.
La narrazione è un’esperienza umana universale, la più moderna. La storia di un marchio e la sua narrazione sono importanti per i consumatori nella misura stessa dei prodotti commercializzati.
Il marchio Gucci ha infuso il suo patrimonio e la sua storia nel panorama digitale che è profondamente in linea con i consumatori di oggi e con tutte le nuove generazioni.
Il Direttore Creativo di Gucci, Alessandro Michele, ha compreso che, se ai suoi consumatori viene presentata una buona storia, essi non solo ne ricorderanno i dettagli, ma si sentiranno anche emotivamente legati alla visione del marchio. Spesso abbiamo trattato l’argomento di Love Branding e questo ne rappresenta un caso.
La narrazione di un marchio è una componente critica per comunicare il suo valore ai clienti, portando così ad un maggiore coinvolgimento e ad una maggiore conversione.
Creare contenuti sociali autentici rivolgendosi agli influencer e garantisce trasparenza nelle relazioni con i consumatori. Il Brand Gucci ha portato avanti una missione strepitosa. Innegabile! E’ riuscito a essere il terzo sponsor senza passare dai listini Rai e costruendo, intorno ad Achille Lauro, una strategia editoriale molto precisa a cui lui si è prestato.
Gucci ha dato vita ad un’intelligente e strategica operazione di comunicazione e pubblicità. Si è trattato di una vera e propria case history.
Tematiche come arte, cultura, moda e musica in quattro minuti di esibizione si fondono perfettamente con l’attività di ‘‘marketing esperienziale”.
Quattro minuti in cui sono state costruite connessioni dirette e relazioni significative con i consumatori. Le stesse che distingueranno il marchio Gucci dalla concorrenza.
Una comunicazione personalizzata e persuasiva in linea con i valori che hanno l’obiettivo di costruire ”fidelizzazione” e la diabolica operazione di ”marketing culturale”