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By: Innoveazine Acceso: Novembre 27, 2017 In: Innoveazine Comments: 0

Abbiamo più volte parlato di Google Analytics e dell’importanza dei dati che vengono raccolti da questo strumento di Google.

Google Analytics nonostante le sue molteplici funzionalità non è in grado di dirci quanto fruttano i nostri contenuti con precisione, per questo è più che consigliato integrare i dati raccolti con Analytics con altri software che si occupano di coprire altri punti più precisi.

Ma perché le aziende creano dei contenuti? Sicuramente per aumentare la visibilità e migliorare le performance del proprio business.

Di metriche da utilizzare per conoscere l’andamento dei propri investimenti (in questo caso la creazione di contenuti) ce ne sono davvero molte; le principali sono quelle che approfondiscono gli usi che l’utente fa dei contenuti presenti: quanto è andato a fondo nella lettura di un contenuto, se ha sfogliato ulteriori contenuti, se ha compiuto azioni obiettivo, ecc…

Ci sono infatti metriche che possono essere personalizzate ed impostate in percentuali e quindi possono mostrare (in media) quanto un contenuto è stato letto, quanto ha coinvolto l’utente a navigare il sito e quanto l’ha spinto a compiere determinate azioni (inviare un form di contatti, iscriversi ad una newsletter, inserire un prodotto nel carrello e così via).

Contenuti e risultati attesi

Non sempre i contenuti però portano ai risultati sperati, infatti ci sono una serie di condizioni per cui un contenuto difficilmente darà i suoi frutti, per esempio la scelta di tematiche “sbagliate” definite tali per mancanza di interesse da parte del pubblico (quante volte lo abbiamo detto? Creare solo contenuti che possono essere utili ed interessanti per gli utenti!).

Così come le campagne di business, anche per i contenuti è necessario identificare un target al quale rivolgersi in modo tale da superare questo primo ostacolo ed iniziare a fornire agli utenti un motivo valido per sfogliare i contenuti. Un secondo ostacolo può essere la mancanza di tempo da dedicare alla lettura di un articolo. Non è necessario scrivere dei testi molto lunghi ed articolati; l’importante è far arrivare il proprio messaggio in modo diretto e chiaro agli utenti.

Le condivisioni tramite social network

social-media&content-marketingA seconda dell’argomento trattato si potranno avere maggiori condivisioni su un social network piuttosto che su di un altro, per esempio le “story” che hanno tanto successo su Instagram non hanno lo stesso appeal su Facebook e così via. Le condivisioni su ciascun canale non dovrebbero essere sommate, ma calcolate singolarmente per poter avere un più preciso conto della profittabilità di ciascun canale.