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By: Andrea Mazzucca Acceso: Marzo 25, 2017 In: Innoveazine Comments: 0

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a particolari variazioni all’interno delle SERP di Google, che naturalmente hanno causato scompiglio ed interessanti dibattiti all’interno delle principali community SEO. Osservando le fluttuazioni e le perdite di traffico di diversi portali si è erroneamente pensato in un primo momento all’ennesima penalizzazione sulla la qualità dei link piùttosto che quella dei contenuti.

Il simpatico tweet di Illyes

Google Fred esiste realmente?

Interrogati sull’argomento i soliti portavoce di Google (in questa occasione nelle veci di Gary Illyes) hanno twittato con un pizzico di sarcasmo: “da questo momento in poi, salvo diverse indicazioni, (tutti i futuri algoritmi, ndr.) saranno chiamati Fred”, sottolineando il fatto che gli algoritmi di Big G si evolvono quotidianamente.

Nei giorni successivi su diversi portali autorevoli sono stati pubblicati vertiginosi casi di crollo del traffico, riscontrati principalmente su siti con alto rapporto “unità pubblicitarie / contenuti”.

Chi è stato colpito dal Fred Update

Il riscontro lo abbiamo avuto anche tramite Searchmetrics che tramite il suo tool permette di osservare facilmente chi ne ha giovato e chi è stato penalizzato:

winners fred

Chi sale…

loosers fred

…e chi scende

Vediamo quindi premiati i big dell’editoria e i siti di notizie evidentemente considerati “trusted” da Google a fronte delle miriadi di sitarelli che fanno delle Fake News il loro cavallo di battaglia, e il top del commercio elettronico come Amazon ed eBay.

Penalizzati curiosamente invece molti siti che si sono dedicati negli ultimi anni alla creazione di enormi moli di contenuti per monetizzare poi con il display advertising.

La conferma ufficiale

Un paio di giorni fa è finalmente arrivata la conferma non ufficiale da Gary Illyes, che durante una sessione di domande e risposte del Search Marketing Expo (SMX) ha parlato dell’ Algoritmo Fred che ha colpito proprio i siti di bassa qualità dei contenuti a fronte di troppe unità pubblicitarie. Ha aggiunto poi che i siti colpiti da questo nuovo aggiornamento, se lo sarebbero dovuti aspettare già da diverso tempo, in quanto alcuni violano le guide linea dei Webmaster di Google.

Concludendo poi ha aggiunto che chiunque sia stato colpito da Fred può rimediare seguendo le istruzioni per i webmaster.

Simpaticone!