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By: Innoveazine Acceso: Febbraio 06, 2020 In: Innoveazine Comments: 0

«Nei prossimi sei mesi  WhatsApp Pay sarà rilasciato in diversi Paesi »

E’ quel che dichiara Mark Zuckerberg, che durante la presentazione dei risultati finanziari, ha annunciato l’imminente arrivo del sistema di pagamento.

 Facebook sta testando questo sistema di pagamento in India, su un migliaio di utenti, già dal 2018. Nel 2019 però una serie di problematiche normative ne hanno impedito il lancio in tutto il Paese. Adesso, però, è arrivato il momento del lancio globale che interessa naturalmente anche l’Italia.

WhatsApp Pay: come funziona
Il sistema di pagamento aggregato a WhatsApp è molto simile ad altri sistemi già in uso da tempo. Si basa su tecnologia UPI (Unified Payment Interface) Peer to Peer, piattaforma di pagamento che lavora in tempo reale.

Il sistema consente di effettuare pagamenti fra persone, ma anche di pagare nei siti di e-commerce che lo supportano. I pagamenti passano attraverso il proprio account WhatsApp che è legato a un conto corrente o a una carta di credito.

All’inizio sarà possibile usarla per pagare raccolte di fondi, acquisti in-game, biglietti per eventi o trasferimenti di piccole cifre da persona a persona, ma, a regime, si trasformerà nel  portafoglio digitale su Facebook, Messenger, Whatsapp e Instagram.

 L’idea di Zuckerberg  attraverso WhatsApp Pay potrebbe somigliare molto alla sua omologa cinese WeChat che in Cina è sinonimo di un successo digitale clamoroso. Nata come app per la messaggistica (proprio come WhatsApp),è poi diventata uan vera piattaforma per il business .

Attraverso la app sono possibili non solo lo scambio di denaro fra privati ma anche le transazioni finanziarie fra utente e aziende. I cinesi, tramite WeChat pagano le bollette, i biglietti del treno, le multe, gli acquisti che fanno online e anche il ristorante. Un esempio che Zuckerberg pare voglia seguire.

Un’ipotesi realistica prevede il debutto di WhatsApp Pay entro la fine del 2020.